Sembrerà quasi un disco longplay vecchio e rotto, ma mai come questa volta questa frase era più vera di stasera. È una partita che per 60 minuti è alla portata di tutti, ma singoli episodi, in tutto non più di 60 di 3.600 secondi di gioco decidono la partita in favore degli ospiti. Dal primo all’ultimo giocatore, i Broncos danno veramente tutto di fronte a una Weihenstephan Arena ben riempita, ma non gremita, ma la vittoria tanto desiderata non arriva contro una delle aspiranti al titolo, anche perché gli dei dell’hockey di nuovo sono impegnati in una gara di slittino o qualcosa di simile, perché se fossero stati in Wipptal, avrebbero avuto compassione con i Broncos.
Nel primo drittel le squadre giocano quasi alla pari, i 23 punti di differenza nella classifica non si notano sul ghiaccio. Ciò che l’HCP in qualche occasione fa vedere di supremazia nel gioco e nella fisicità, i Broncos riescono ad eguagliarlo in maniera davvero magnifica con grinta e spirito di squadra. Ancora prima della metà tempo le squadre si scambiano occasionissime con una deviazione di Wieser per i casalinghi che precede un polsino di Oberrauch che chiede tutta l’abilità di Myllykoski. La prima inferiorità numerica dei Broncos è l’occasione di fare il pieno di confidenza, dato che i pusteresi, orfani di Scnadella, non riescono a tirare in porta una sola volta. A tre minuti e mezzo dal primo intervallo gli ospiti segnano il vantaggio in inferiorità numerica. MacCauley vince un ingaggio nella zona dei Broncos, Campbell tenta il tiro di prima dalla linea blu, ma la sua stecca si spezza ed il disco come per magia trova Crepaz che da solo nello slot non ha difficoltà a segnare. I Broncos reagiscono come un uragano e nel cambio seguente riescono a pareggiare. Eastman conclude una bellissima aziona in superiorità numerica di Erat e Ludvík per segnare il pareggio festeggiatissimo dai tifosi locali. A 57 secondi dal primo intervallo però gli stalloni si fanno sorprendere in occasione di un ingaggio nella loro zona ed O’Marra insacca per il vantaggio ospite.
Il secondo drittel è dei padroni di casa, i quali dopo soli 1:28 minuti passano in vantaggio con uno slap shot die Wieser.Gli stalloni sono visibilmente in vena di gioco e fanno soffrire gli ospiti, e nel primo powerplay del secondo terzo è Caig a ritrovarsi con la prima occasionissima, prima di segnare su un bel passaggio di Erat con un polsino imparabile dallo slot che vale il vantaggio biancoblu. Dall’altra parte Söderström deve darsi vinto nel duello contro Myllykoski quando il finlandese al 28° si oppone al tap-in facile con un grandissimo movimento laterale. I Broncos hanno l’occasione di chiudere l’incontro con una doppia superiorità, ma le occasionissime non arrivano. Ancora una volta è Wieser a far gioire i tifosi casalinghi dopo circa 30 minuti. Nel mischia davanti ad Aubin è Wieser a reagire prima di tutti, segnando il 4-2 per i padroni di casa. La Weihenstephan Arena è in delirio, ma gli ospiti ribattono poco dopo con un ingaggio vinto dal fortissimo O’Marra che facilita la marcatura di slap shot di capitan Helfer, ma i caslinghi si difendono abilmente ed in maniera efficiente e a parte un palo di Bona in powerplay al 33° non succede più nulla che sarebbe degno di nota.
Nella frazione finale le due squadre sono alla pari, prima che McLeod soprendesse Myllykoski con un polsino al 44° che porta il parziale a 4-4. Gli stalloni ci mettono tutta la grinta e tutte le energie per far sì che nessuna delle due squadre possa reclamare la giusta vittoria prima che al 51° minuto accadesse l’azione che deciderà la partita. Su rebound di Braito, T.J. Caig di fronte alla porta spalancatissima deve metterci solo la spatola per segnare il 5-4, quando Patrick Bona con un colpo di bastone nettissimo gli toglie di mano la stecca. I Broncos recuperano, ma un difensore cade su azione completamente innocente, e Bona sfrutta l’occasione, non lasciando scampo a Myllykoski. Gli stalloni si buttano in avanti, ma il giusto compenso per una partita davvero bellissima non vuole saperne di arrivare.