Se ancora ci fossero stati dubbi sulla ricetta giusta per portare i Broncos al successo, dopo questa sera che vede la prima in classifica sconfitta per 4 a 2 la strada è più chiara che mai. L'ingrediente principiale di questa ricetta è il gioco diretto, senza fronzoli e molto aggressivo, se possibile guarnito anche con un gol nei primi dieci minuti per la confidenza.
Con questi ingredienti i Broncos preparano un brodo che i padroni di casa fatica a digerire. Gli stalloni escono dagli spogliatoi concentratissimi e con una grinta enorme, ed ovviamente l'Appiano non aveva fatto i conti con questa carica. Sarà che lo spirito combattivo dei Broncos sia stato sottovalutato, dato che a parte Scardoni mancano ben cinque attaccanti. Oltre a vari Lanz, Erlacher e Stofner, Braito non è ancora in forma partita e, come se ciò non bastasse, manca anche Tobias Fink, vittima di un incidente più che sfortunato che vede Michael Messner pestargli un piede nudo con il pattino.
T.J. Caig al settimo minuto prepara in maniera impeccabile l'1 a 0 e dietro alla porta inganna i difensori gialloblu e Mark Demetz, servendo un disco d'oro a Tobias Kofler che mette dentro a sangue freddo. Solo 102 secondi dopo, è capitan Pircher a segnare il primo gol personale in questo campionato e con un timeout il tecnico dei pirati Mensonen tenta di interrompere il flusso di gioco degli stalloni. Questi però sono inarrestabili e tengono le redini dell'incontro saldamente nelle proprie mani. Soltanto con più di sei minuti passati l'Appiano registra il primo vero tiro in porta, ma la partita porta chiaramente l'impronta dei Broncos, e poco dopo il giro di boa nella prima frazione è ancora "Tube" che porta i suoi sul 3 a 0 con la sua decima marcatura stagionale. Neanche un minuto e mezzo dopo Lukas Martini riesce ad accorciare le distanze con un tiro dalla blu, ma a parte questa rete dell'Appiano si vede ben poco.
Emblematica per la partita quasi perfetta giocata fin qui dai Broncos è una situazione di inferiorità di ben quattro minuti che si estende oltre la prima pausa. In questi 240 secondi l'Appiano riesce a centrare la porta solo una volta, ed anche questo tiro non è proprio un grattacapo per Corsi. I Wipptaler disturbano presto, fanno un gioco estremamente aggressivo, non lasciando ai padroni di casa nemmeno lo spazio per respirare. Florian Wieser al 24° minuto allunga addirittura a 4 a 1 e dell'Appiano ancora adesso si vede ben poco. Soltanto attorno al 30°, quando gli ospiti cominciano a ritirarsi in difesa, i pirati hanno qualche centimetro d'acqua sotto la chiglia e cominciano a dettare l'andamento dell'incontro. Al 33° però gli stalloni hanno sulla spatola il gol decisivo, quando prima T.J. Caig non riesce a mettere dentro un rebound ghiottissimo e nella stessa azione Patrick Mair centra solo il palo, dopodiché un difensore dell'Appiano salva sulla linea di porta con Demetz già battuto.
I padroni di casa dal 35° minuto in poi fanno la partita, ma i Broncos gestiscono l'incontro in maniera astuta per lunghi tratti. Due penaltykillings eccellenti nel secondo tempo, in cui Corsi solo una volta deve brillare, sono decisivi affinché il secondo tè sia servito ancora con il parziale di 4 a 1 a favore degli ospiti. Dato che con una panchina così corta è impossibile sostenere uno stile di gioco così dispendioso come nei primi trenta minuti, i Broncos negli ultimi venti minuti si limitano a difendere il vantaggio, cosa che contro una squadra dello spessore dei pirati ovviamente fa nascere qualche situazione molto pericolosa. In superiorità numerica Jake Newton, come di consuetudine in forma straordinaria, sorprende Corsi con uno slap shot da posizione molto angolata al 48° minuto, ma a tre minuti dalla fine il giovane italocanadese salva il risultato con un miracolo sul solito Newton.
"Stasera sono davvero orgoglioso della prestazione della squadra." Oly Hicks evidentemente è contento: "Abbiamo combattuto e giocato molto bene, e con il vantaggio alle spalle abbiamo portato a casa questa partita in maniera davvero astuta. Anche se mi ripeto, il vantaggio così presto nell'incontro ancora una volta è valso oro colato per noi, perché con una panchina così corta non avremmo potuto andare molto oltre la metà della partita giocando a questi ritmi."
Foto: Tobias Kofler batte Mark Demetz per due volte ed anche a parte le reti è simbolico per il gioco dell'intera squadra: aggressivo, veloce e combattivo (Georg Gaiser)