Gli stalloni, tra cui eccezion fatta per tre o forse quattro titolari nessuno si presenta in uno stato di forma che lontanamente ricorda quello consueto, all’Arena Ritten subiscono un 0-7 tanto brutto quanto pungente, senza che i Buam dovessero fare troppa fatica. Alla faccia dell’idea di voler sfruttare le gambe pesanti degli avversari, verrebbe da dire... Senza voler mancare di rispetto: Tre reti subite dalla quarta linea del Renon, una più bella dell’altra, sono semplicemente troppe. L’unico raggio di sole per i Broncos in questo nerissimo sabato sera è la quarta linea offensiva con Deluca al centro tra Pitschieler e Mantinger, che non solo è la migliore sul ghiaccio, ma anche l’unica a non dover subire un gol avversario nonostante cambi regolari.
Che i Broncos inspiegabilmente non sono pronti per questa partita, lo si capisce presto. Bastano 3:05 minuti ed il rebound sul tiro piatto di Jan Waldner finisce esattamente sulla spatola di Mirko Quinz, il quale, lasciato completamente solo, deve solo spingere il disco oltre la linea per l’1-0. Anche di seguito i Wipptaler sembrano essere spettatori interessati in occasione degli attacchi del Renon, e di conseguenza passa poco più di un minuto e mezzo prima che è di nuovo il quarto blocco offensivo dei casalinghi a colpire. Questa volta è Quinz che da cerchio d’ingaggio sulla sinistra scodella un disco al centro verso un Waldner solissimo, il quale devia il disco col pattino, ma in modo regolare – 2-0 dopo neanche 6 minuti di gioco. Gli stalloni in superiorità numerica hanno un’occasione veramente d’oro per accorciare le distanze, ma quando Engelage dopo una bella parata sul onetimer non da poco di Baur si supera, tuffandosi nello stile di un portiere di calcio e sventando un gol già fatto sul rebound di Mair, è chiaro che decisamente non è la loro serata.
I Broncos non riescono a giocare un passaggio che centri il bersaglio ed in tutte le battaglie per il disco sono secondi vincitori, vale a dire: perdenti. Mark Demetz al 10° minuto para un’occasionissima di Van Guilder, ma poco più tardi anche lui non può più fare nulla. Questa volta i Broncos si dimenticano di Simon Kostner, il quale dallo slot può segnare la rete del 3-0 senza che un avversario gli desse fastidio. Solo 21 secondi più tardi è Dan Tudin che rischia di soffrire una crisi di ansia da solitudine davanti a Mark Demetz, ma invece sfrutte le vaste praterie attorno a sé stesso per deviare un polsino innocuo di Ceresa, segnando il 4-0. L’estremo difensore gardenese dei Broncos ora ne ha abbastanza di essere lasciato da solo dai suoi compagni di squadra e, arrabbiato nero, lascia la porta che da lì in poi viene difesa da Dominik Steinmann. Solo 17 secondi dopo la ripresa –siamo appena al 12° minuto di gioco!- dopo una mischia di fronte alla porta dei Broncos il disco ha di nuovo oltrepassato la linea di porta, ma questa volta gli arbitri salvano gli stalloni, decretando che la porta era stata spostata prima della marcatura.
I ragazzi del Renon ora tirano i remi in barca ed amministrano il cospicuo vantaggio di 4-0, cosa che non impedisce loro di essere autori delle uniche vere occasioni da gol nel secondo drittel. Subito all’inizio la difesa dei Broncos riesce a raschiare un disco dalla linea di porta, mentre i biancoblu non costruiscono neanche una occasione degna di nota. Così, Andrew Engelage al 28° minuto cede la difesa della gabbia casalinga a Roland Fink, il quale deve aspettare ben sette minuti per essere confrontato con il primo tiro avversario. Nel frattempo uno delle innumerevoli disattenzioni difensive spiana la via per il 5-0 al 32° minuto. Scelfo e Quinz fanno sembrare i Broncos dei ragazzini da under 16 e da un disco che i difensori biancoblu in teoria dovrebbero controllare ciecamente fanno nascere un gol per i padroni di casa. Poco dopo Dominik Steinmann brilla contro Cook che si presenta da solo davanti a lui dopo un breakaway, ma Steini dice di no al topscorer del Renon.
Nel drittel finale, Scelfo con una rete dalla mischia e Simon Kostner con l’ennesimo rebound senza essere contrastato, fanno sì che gli stalloni se ne devono tornare a casa con un 0-7 bruttissimo e la coda tra le gambe, nonostante le speranze neanche tanto segrete di centrare la vittoria.