Nella fitta nebbia della Weihenstephan Arena i padroni di casa non vedono chiaro per l’intero primo drittel ed i Rittner Buam con tre reti in 13 minuti gettano le fondamenta della vittoria. Il coach dei Broncos, Axel Kammerer, dopo il 4-5 contro la favorita al titolo è ben contento della morale della sua truppa, ma non lascia dubbi sul fatto che gli stalloni si complicano la vita da soli: “Dopo tre minuti il Renon è avanti 2-0 senza aver avuto una vera occasione da gol. Abbiamo fatto dei regali incredibili, in questa maniera normalmente non puoi vincere contro il Renon. Abbiamo combattuto molto bene e siamo rientrati in partita, ma poi ci segnano un altro gol facile per il 3-0. La squadra ha continuato a combattere e devo farle i miei complimenti perché non si è arresa ed ha tentato tutto. Siamo arrivati a segnare il 2-3 soltanto per poi prendere altre due reti dal nulla. Perciò questa è una sconfitta molto, molto amara.”
Un minuto dopo un’occasionissima di Tobias Kofler, il quale al primo minuto non riesce a superare Holt con un onetimer dallo slot, i Broncos nella loro zona difensiva si fanno beccare in una delle tante dormitine collettive di questa partita e permettono a Ploner di segnare un gol facile dallo slot alto per l’1-0. Solo 43 secondi dopo è ancora Ploner a trovare il fondo della rete per il 2-0, quando sale sulla balaustra sinistra, viene lasciato solo e può insaccare facilmente su rebound. I padroni di casa che in alcuni dei presunti giocatori chiave accusano diversi “missing in action” pesanti, sono provati da queste reti ed hanno bisogno fino al quinto minuto per trovare il primo tiro in powera. L’onnipresente, grintosissimo ed ancora una volta fortissimo Jordan Owens all’8° minuto sa difendersi contro tre avversari e tira pericolosamente dallo slot, ma non può superare Holt. Gli stalloni sembrano riusciure a risalire la china, ma al 14° Tudin spedisce un polsino dalla blu verso la mischia ed il puck si fa strada fino al fondo della rete.
Dopo il primo thé sono i Broncos ad uscire rinvigoriti dagli spogliatoi, ma già dopo un minuto devono digerire l’out per Fabian Hackhofer, il quale deve lasciare la partita per un infortunio al ginocchio. Dopo sette minuti abbondanti, in superiorità numerica, bussano pericolosamente alla porta di Chris Holt, ed è soltanto la seconda volta in questa partita. Näätänen dopo una bella azione personale non riesce a superare Holt dallo slot, ma pochi secondi più tardi ci riesce Patrick Mair, che in powerplay porta i suoi sul 1-3 con un colpo di reni dallo slot. Neanche cinque minuti dopo tocca ancora a Gruber, già escluso in occasione della prima rete dei Broncos, accomodarsi in panca puniti, e Holt compie una semi-magia sull’ottimo rebound piatto di Mair prima di dimostrare di essere addirittura un veggente, quando sullo slap shot totalmente coperto di Näätänen senza vedere né giocatore né disco evita un gol fatto con la pinza. Al 36° minuto comunque Jordan Owens –chi se non lui?- in forechecking ruba un disco a Ramsey, con un movimento laterale si mette in posizione di tiro, supera Holt e segna per il gol del 2-3. Poco prima della seconda sirena, Ivan Deluca si deve far derubare ancora da Holt su rebound, ma i padroni di casa sono ritornati in partita.
Nel drittel finale però sono giocati appena 56 secondi quando Simon Kostner devia un tiro di Ramsey e infila tra i gambali un Puurula certamente non al meglio delle sue potenzialità. Di nuovo gli stalloni ci mettono qualche minuto a riprendersi e di nuovo è Jordan Owens, l’esempio del guerriero biancoblu, a svegliare i suoi compagni con un onetimer che fa la barba alla traversa. Poco dopo Holt su una deviazione ha anche la fortuna di chi se la merita per bravura. I Broncos si buttano in avanti a testa bassa, spingono per trovare il gol del pareggio ed i Buam barcollano, ma non cadono. Tutt’al contrario: al 51° gli ospiti che appaiono essere tutt’altro che irresistibili trovano il gol decisivo. Eisath innesca un contropiede in 2 contro 1 sull’ala destra, dal cerchio d’ingaggio mette in mezzo per Johansson, il quale beffa Puurula con un move veloce e mette dentro il disco per il 5-2. Tocca di nuovo al giocaotre con il numero 11 a riportare in partite l’SSI Owens con una bellissima azione personale in inferiorità numerica. A 4:56 minuti dal termine, Hannes Stofner lo imbecca sull’ala destra, Owens beffa un difensore e con un polsino imparabile indirizzato verso il palo distante non lascia scampo a Holt. 79 secondi più tardi Sottsas segna il 4-5 su rebound e tutt’ad un tratto per l’ennesima volta in questa partita tutto sembra possibile, ma i caslinghi non riescono a compiere l’impresa.