In una giornata bizzarra che vede cinque partite su sei andare all’overtime o ai rigori, gli stalloni, grazie ad un’altra buona prestazione, con il coltello tra i denti agguantano la terza vittoria consecutiva ed il settimo punto in classifica in soli cinque giorni, e grazie a questo bottino splendido ora si ritrovano nella parte alta della classifica.
Axel Kammerer, data la squalifica contro Philipp Grandi è costretto a rivedere le sue formazioni offensive ed inserisce Tommy Kruselburger al posto di Grandi in terza linea, mentre David Gschnitzer viene schierato per la prima volta ed in quarta linea, assieme a Erlacher e Deluca vede il ghiaccio regolarmente. I padroni di casa invece ritrovano Gron dopo il suo infortunio.
Nel primo drittel gli stalloni sono la squadra più ordinata e più disciplinata dal punto di vista tattico, mentre il Milano pesso è troppo frettoloso in questa partita piuttosto veloce. Il primo powerplay della serata è in favore dei rossoblu, ma non riescono a sfruttarlo, e poi Lo Russo per una disattenzione perde la corsa al hybrid icing contro Kruselburger ed è costretto al fallo per fermare il giovane Bronco, regalando la prima superiorità agli ospiti. La prima rete però è dei casalinghi, quando Vallorani anticipa un passaggio e s’invola in un 2-contro-1 con Fontanive, il quale trova la conclusione vincente sul proprio rebound. Passano però soltanto 46 secondi prima che Jordan Owens devia un tiro-passaggio di Chris St. Jacques e pareggia i conti. Al 12° minuto sono ancora St. Jacques ed Owens a creare scompiglio nella zona del Milano, ma la traversa prima e Caffi con una parata splendida poi dicono di no ad Owens, vicinissimo al gol del vantaggio.
I secondi 20 minuti continuano sulla falsariga del primo tempo, ma tantissime penalità per entrambe le squadre, forse non sempre giustificate, segnano l’andamento della partita. Quando Colombo al 33° viene punito troppo duramente ed in maniera decisiva, la fortissima coppia Owens-St. Jacques colpisce ancora in powerplay. Il numero 11 dei Broncos dopo 32:22 minuti s’inventa una magia con un passaggio no-look di rovescio che trova con precisione letale St. Jacques, il quale sul palo lungo deve solo ribadire in rete. Poco dopo tocca a capitan Pircher sedersi in panca puniti, ma le unità di penalty killing dei Wipptaler escono indenni, complici anche le giocate sterili dei padroni di casa. A poco più di quattro minuti dal termine Erlacher deve uscire per due minuti per un crosscheck contro Fontanive, mentre quest’ultimo viene punito dalla coppia arbitrale con 2+2+2 minuti oltre ad una penalità di dieci minuti per cattiva condotta. Nei primi tre minuti di questo powerplay dal punto di vista dei casalinghi non succede nulla di preoccupante, ma poi anche Murray si fa punire per un colpo di bastone. Kammerer prende il suo timeout per far rifiatare la prima formazione di powerplay, ma il bottino acquisito fino alla seconda sirena parla solo di un tiro insidiosissimo e di un’altra traversa di Näätänen.
Non riescono a sfruttare neanche il resto della superiorità numerica all’inizio del terzo drittel come anche un altro powerplay, con un Alex Caffi in gran spolvero che annichilisce una pericolosissima doppia opportunità di St. Jacques al 45° minuto. Meno di 90 secondi dopo, i Broncos vengono bastonati per la loro inabilità a segnare, quando Caletti pareggia i conti con un tiro coperto che Puurula non vede prima di raccogliere il puck dalla sua gabbia. I Broncos ora perdono un po’ il filo del gioco, forse anche risentendo della partita di martedì, i *casalinghi sfruttano il momento di debolezza e si fanno più pericolosi di minuto in minuto, ma Puurula non è di meno di Caffi e tiene in partita la suqa squadra con parate eccellenti su Vallorani, Fontanive e Migliore. Solo negli ultimi minuti i Wipptaler ritornano ad alzare il baricentro e vanno vicini al gol decisivo con Sottsas a 3:50 dal termine, ma il risultato non si sblocca più.
Nell’overtime si vedono continui ribaltamenti di fronte con gli stalloni che non hanno un numero superiore di occasioni, ma certamente quelle più pericolose con Caffi che per il momento tiene ancora in partita i suoi, facendo infuriare prima Owens dopo 1:14 e poi Näätänen a 22 secondi prima del gol che andrà a decidere la partita. La difesa del Milano comunque non è all’altezza della prestazione del loro portiere, e così il disco, passando per le mani di St. Jacques ed Owens ritorna a Näätänen, che con 1:17 rimasti sull’orologio decide l’incontro e regala agli stalloni la terza vittoria consecutiva.