Le aquile atterano d'emergenza in Wipptal

domenica 3 febbraio 2013

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Lo speaker dopo la partita dice cose sagge: "Aquile non sono uccelli migratori e perciò il volo prima o poi deve terminare." In questo modo si può descrivere la vittoria dei Broncos, i quali non per ultimo devono i tre punti alla loro preparazione atletica superiore. Mentre le aquile sopratutto dopo la metà del secondo tempo parevano essere stanche, i padroni di casa, nonostante i inevitabili segni di stanchezza dopo tre partite giocate nella settimana in corso, guadagnano disco dopo disco, mettendo in rete il puck più volte dell'avversario, nonostante un Vincenzo Marozzi in formato super.

I Broncos meritatamente passano in vantaggio al 15°, con Patrick Mair che corona un primo tempo superlativo con un bel onetimer sul susggerimento di Caig. Nei primi venti minuti l'ala dei Broncos ha dato prova di che cosa sa fare se è in partita e sfrutta la sua abilità nel gioco fisico e duro.

Subito dopo la prima pausa i Broncos subiscono l'obbligatoria rete strana, quando Corsi ferma un disco con il petto, però con il pokecheck seguente fa rimbalzare il disco sullo stinco di Simon Baur, e da lì il puck trova la via per oltrepassare la linea di porta. Completamente in contrasto con l'andamento della partita, dettato senza se e senza ma dai padroni di casa, tutt'ad un tratto siamo sul 1 a 1. Gli stalloni però non si fanno prendere dal panico e continuano a giocare in modo molto concentrato, costruendo una moltitudine di occasioni. Stofner ed Eastman prima della metà tempo hanno le migliori opprotunità per ristabilire il vantaggio, il quale arriva a 42 secondi dal termine. Gunnar Braito spara di prima intenzione, raffinando il belllissimo suggerimento di Hannes Stofner.

L'ultimo drittel inizia con il quarto dei cinque powerplays degli ospiti, che contro il gioco in inferiorità perfettamente impostato ancora una volta riescono a costruire ben poco. I padroni di casa dettano il bello ed il cattivo tempo, mentre il Merano cerca di salvarsi con un ritiro in difesa senza compromessi, che però senza un Vincenzo Marozzi in forma smagliante non avrebbe potuto evitare un numero molto più elevato di gol dei Broncos. L'unica vera chance per le aquile la sciupa Ciresa, ma quando McKay in superiorità numerica a 31 secondi dalla fine toglie il suo portiere, T.J. Caig dalla propria porta imposta una parabola perfetta che trova la via della porta per il 3 a 1 finale.

Oly Hicks riassume la partita: "Il momento chiave della partita sicuramente era il nostro primo penalty killing, qunado il Merano era davvero pericoloso. Abbiamo superato questi due minuti in modo davvero ottimo, e da lì in poi era come se il Merano avesse perso la confidenza nei propri mezzi. Non voglio dire sempre le stesse cose, ma oggi le carte vincenti erano il nostro gioco in inferiorità e la nostra pazienza. Marozzi oggi era fortissimo, ma ciò nonostante non ci siamo fatti prendere dal panico, ma con pazienza abbiamo costruito occasione su occasione, fino a quando a pochi istanti dal termine del secondo drittel siamo riusciti a segnare la rete decisiva. Semplicemente grande!"

Foto: Florian Wieser sciupa una delle occasioni d'oro dei Broncos in questa partita (Oskar Brunner)

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