Terza sconfitta in serie - i Broncos in crisi?

venerdì 26 ottobre 2012

Alle migliori squadre può capitare di perdere tre partite di fila, ma è la maniera in cui queste ultime due sconfitte si sono manifestate che duole e fa anche rabbia. Viste le prestazioni tutto sommato buone fino a quel punto, si era inclini a credere che la partita di domenica scorsa fosse solo uno svarione, al quale sarebbe seguita una reazione. Questa reazione oggi comunque arriva troppo tardi e con scarsa determinazione. Se dopo prestazioni come queste non segue una reazione di orgoglio e di sfida, allora il passo verso una vera e propria crisi non è più lungo.

Prima che gli stalloni oltre alle gambe abbiano portato anche la testa sul ghiaccio, il primo tempo è storia e l'Appiano conduce con tre reti a zero. Già nei primi 90 secondi Wallenberg ed Ebner infilano due gol ai padroni di casa sbalorditi, la cui retroguardia -in occasione della prima rete portiere incluso- di certo non fa bella figura. Fino al sesto minuto i Broncos hanno due o tre buone occasioni, tra le quali un palo di Caig, ma poi segue un bis delle scene di domenica. Arroganza, presunte giocate da prodigio e passaggi poco incisivi regalano alla difesa dell'Appiano una giorno di festa prematuro, e quando gli ospiti al 13° minuto hanno la prossima scena veramente pericolosa davanti a Steinmann, puntualmente arriva il terzo gol. Se tutto ciò non bastasse, Alex Lanz deve lasciare la partita una frattura al braccio.

Nel secondo tempo i padroni di casa hanno la loro fase migliore, evidentemente svegliati dalle delucidazioni del loro allenatore, le quali durante la pausa raggiungono livelli di decibel non del tutto soliti. Per dare un'ulteriore scossa alla squadra, Hicks dopo l'intervallo fa scendere in campo Charles Corsi al posto di Steinmann, il quale, fatta eccezione per il primo gol, non ha colpe per quanto riguarda lo svantaggio dei suoi. Braito, Erlacher con un palo e Wieser che si mangia un gol già fatto, sul quale Demetz sfodera un riflesso che ha dell'incredibile, hanno ottime occasioni per accorciare ulteriormente le distanze. Kofler al 30° minuto segna un bellissimo gol per ciò che sarà l'unica marcatura casalinga. In questi venti minuti a sprazzi si intravede il vero potenziale di questa squadra, quando chiudono i Pirati nella loro zona difensiva per interi cambi, ma purtroppo non si va oltre la sporadica scintilla.

Nel finale di partita i vizi arcinoti dei Wipptaler tornano maggiormente a galla: assoli, bellissimi passaggi a cieco dietro la schiena, i quali finiscono esattamente sulle spatole degli avversari, gioco di posizione sospetto. L'Appiano invece appare molto più disciplinato e determinato, e grazie al posizionamento nettamente migliore riesce a impostare il contropiede quasi immediatamente, quando i Broncos perdono il disco nella zona offensiva, cosa che accade fin troppo spesso. Nessuna delle due squadre però riesce a segnare e di conseguenza la partita termina con un 1 a 3 a sfavore dei casalinghi.

Ai tifosi che hanno tutte le ragioni per essere irritati ed i quali già dopo il primo tempo lasciano la Weihenstephan Arena in numero preoccupante, cosa che nella storia recente degli stalloni è una triste novità, rimane quella consapevolezza che serve solo a infuocare ancora di più la comprensibile ira: questa squadra ha le potenzialità per battere ogni avversario, qualunque sia la serata. Per fare ciò probabilmente non servono neanche 60 minuti di determinazione e di grinta, ma ciò che i giocatori danno al momento, è lontanissimo da questo. La conseguenza inevitabile è che una squadra con ambizioni molto più alte ed oltretutto evidentemente munita dei mezzi necessari per raggiungere questi obiettivi ambiziosi, è a un punto dal settimo posto in classifica e dopo nove turni si trova già a nove lunghezze dal primo posto.

Foto: Mark Demetz in diverse occasioni evita che i Broncos nonostante una partita decisamente sottotono riescono a pareggiare (Oskar Brunner)
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